“(…) Sin dal lontano 1909, usufruendo di una semplice e disadorna sala, a Mons. Giuseppe Girardi, parroco di Camisano, balza l’idea di mettersi al corrente con l’invenzione del giorno che tanta eco aveva destato nel mondo, il Cinema. Sono i primi incerti tentativi di questo momento iniziati dal Cappellano di allora Don Giuseppe Lorenzon e realizzati in pieno da Mons. Abate, che ancora nel 1911, si porta personalmente a Milano,acquista un apparecchio di proiezione, lo fa installare in una rudimentale cabina annessa alla suddetta sala e primo fra tutti in Diocesi Vicentina inizia quegli spettacoli cinematografici che destarono subito l’entusiasmo e l’interesse del pubblico.
La crescente affluenza portò alla decisione di allargare l’ambiente.
Mons. Abate, con la solita precisa intuizione non esitò e nel 1913 Camisano poté vedere la sala ampliata, modernamente attrezzata e dotata di una nuova cabina. Sembrava che di più non si potesse fare.
La Guerra del 1915-1918 portò necessariamente una sosta negli spettacoli. Quando si giunse all’invenzione del cinema sonoro e parlato chi poteva trattenere l’animo di Mons. Abate dall’aggiornarsi, dall’adottare questa radicale trasformazione dello spettacolo cinematografico che più intensamente avrebbe attirato la popolazione attorno a lui? Camisano quasi per privilegio ebbe il piacere di ammirare ed udire la nuova produzione cinematografica prima di altri centri per popolazione e per censo assai più importanti.
La vecchia sala che pure un giorno pareva così ampia era divenuta impari alle esigenze del numeroso pubblico e Mons. Abate dopo matura riflessione con un mirabile ardire gettò l’idea di una grandiosa costruzione e la realizzò con una celerità e praticità veramente rare.
Dopo il lavoro di preparazione, elaborato il progetto con fine intuito pratico, ottenuta l’approvazione del Ministero della Cultura Popolare, si passò subito alla sistemazione del terreno attiguo all’Asilo, alla benedizione e alla posa della prima pietra (7 giugno 1938).
Il popolo seguì con passione e con interesse misto a curiosità il sorgere della nuova costruzione che in pochi mesi giunse alla sua completa sistemazione, tanto che il 5 febbraio 1939 alla presenza di autorità, di invitati e di numeroso pubblico si benedì e si inaugurò la nuova squadra degna dell’altezza dei tempi. (…). La sala, dotata di uno spazioso atrio si estende regolarmente in forma di rettangolo per la lunghezza di metri 24 per 12 accompagnata lateralmente da un ampio corridoio per lo sfollamento del pubblico, ed è sopraelevata in una loggia capace e sontuosa.
La visione dello schermo è perfetta in tutte le parti e l’’audizione impeccabile. La cabina, come le più moderne, è dotata di due macchine di proiezione precise e controllate in modo che il pubblico può sempre godere uno spettacolo piacevole in un ambiente simpatico e signorile. (…)”
Il brano è tratto da “Mons. Giuseppe Girardi, Abate di Camisano Vicentino nelle sue Nozze d’Oro Sacerdotali” – 25 luglio 1943
La sala svolse la sua funzione di centro di aggregazione per molte generazioni del paese sino al 1984, quando fu chiuso perché non rispondeva più alle norme di sicurezza vigenti.
Finalmente, nel maggio del 1999, dopo beghe burocratiche, una
ristrutturazione durata anni, e grazie all' impegno di Don Giuseppe Rancan, la sala
venne restituita ai cittadini e alle nuove generazioni che potranno così
vivere magnifiche esperienze, conservare ricordi , storie, vicende personali
così come hanno fatto i loro genitori.